Chi sono ?

Mi chiamo Marco Bächtold. 
Per tutti sono il Marchino.
Sono nato nel 1955 e da fine dello scorso anno, sono a beneficio della pensione. 
Dopo le elementari e le cinque ginnasio ho trovato un posto come apprendista in elettronica presso la ditta AGIE di Losone (1975-1979) dove ho lavorato fino al pensionamento per ben 45 anni. A fine tirocinio la direzione di AGIE mi ha proposto di lavorare nel laboratorio di ricerche e sviluppo. All'inizio lavoravo nei "progetti speciali" dove si realizzavano richieste specifiche dei clienti e la cosa bella che poi si andava a metterla in funzione presso il cliente.
Chiuso per motivi sconosciuti questo reparto sono passato allo sviluppo dei generatori, parte fondamentale delle macchine prodotte a Losone. 
In questo reparto ho avuto la fortuna di lavorare per un lungo periodo per la nuova ditta acquisita a Pechino da parte di Georg Fischer, della quale da alcuni anni AGIEne fa parte).
Durante il mio soggiorno in Cina ho appreso ai colleghi cinesi come si costruiscono e si programmano i simulatori che servono ai test finali delle macchine prima dell'installazione presso i clienti. Ho seguito un corso di cinese ma il miglior sistema per farmi comprendere dai colleghi cinesi era quello di esprimermi con piccoli schizzi o altro e l'idea ha sempre portato alla migliore comprensione).
Ho anche conseguito il diploma per l'insegnamento agli apprendisti in elettronica e questo mi ha dato tanto a livello personale.
Nella vita privata ho sempre avuto la passione, già da giovane, per l'aviazione; ho praticato per un lungo periodo il modellismo che negli scorsi anni ho dovuto abbandonare a seguito del trasloco. Non nascondo che recentemente ho avuto per ben due volte l'occasione indimenticabile di sedermi dietro in un velivolo Pilatus PC-7 (simile a quelli in dotazione alla nostra aviazione militare) e visionare il nostro bel Ticino, in molte occasioni, a testa in giù.
Ho conseguito il brevetto "una stella" nello sport subacqueo. Anche se per motivi vari non posso più praticare questa attività resto molto informato sulle costanti novità che questo mondo riserva.
Ora che ho più tempo, pratico la stampa 3D, recentemente mi sono acquistato la seconda stampante (PRUSA i3 mKs+) molto performante.
Realizzo a richiesta lavori di stampa (per info: print3d@marchino.ch), le soddisfazioni giungono tramite i giudizi di chi mi ordina le stampe.
Questi giudizi sono motivo anche di miglioramento per soddisfare le più variegate richieste dei clienti.



La stampa 3D


La stampa 3D, chiamata anche produzione additiva, è un processo per creare oggetti solidi tridimensionali partendo  da un file digitale. La creazione di un oggetto stampato in 3D è
ottenuta mediante processi additivi (FDM Fused deposition modeling - modellazione a deposizione fusa) in quanto l'oggetto viene creato disponendo strati di materiale fino alla creazione dell'oggetto. Ognuno di questi strati può essere visto come una sezione trasversale orizzontale dell'oggetto finale. La stampa 3D consente di produrre forme complesse utilizzando meno materiale rispetto ai metodi di produzione tradizionali.

Alcuni esempi di stampa 3D eseguiti su ordinazione

I materiali
  • PLA    :
  •      Il PLA (acido polilattico) è costituito da un polimero derivato dalla lavorazione di alcuni prodotti vegetali, tra i quali il mais. Naturalmente      trasparente, può essere colorato, reso opaco o lucido, per questo i filamenti in PLA si prestano bene a usi estetici, a piccoli oggetti domestici o a      un uso didattico nelle scuole. Il suo solvente è la soda caustica.
    •    Qualità: ecologico (di origine vegetale, può essere compostato in impianti di compostaggio commerciali), estrudibile a temperature inferiori (non    necessita di piano riscaldato), minore tendenza alla deformazione, aspetto traslucido.

         Difetti: minore resistenza, maggiore rigidità, inizia a deteriorarsi a 60 gradi.


  • PET  :
  •      Il polietilene tereftalato (PET) è un materiale termoplastico trasparente appartenente alla famiglia dei poliesteri che viene utilizzato in fibre      sintetiche; bottiglie e imballi per alimenti; applicazioni di termoformatura e resine tecniche.

  • PETG :  

         Il PETG (Polietilene Tereftalato) fa parte della famiglia del PET (Polietilene Tereftalato) una plastica di uso comune nel settore packaging      (bottigliette monouso).

  •        Nella stampa 3D è molto diffuso per essere facile da stampare ma con caratteristiche meccaniche sensibilmente superiori al PLA.

           Qualità: può essere utilizzato per creare parti abbastanza resistenti con discrete prestazioni anche a caldo, ha un costo contenuto ed è anche        trasparente.

           Difetti: può dare luogo a dei collassi e altri difetti durante la stampa.

  • ABS   :
  •      ABS e PLA sono i materiali per stampa 3d più diffusi. Sono due polimeri termoplastici: ciò significa che diventano morbidi e malleabili ad alte      temperature e tornano solidi al raffreddamento (e questo processo è reversibile). La scelta tra i due è un eterno dilemma. Ci sono schiere di      sostenitori pronti a far valere le proprie ragioni per l’una e per l’altra causa, ma questo non significa che non sia possibile stilare caratteristiche      precise che distinguono i due materiali. La verità è che per scegliere bisogna provarli, magari usandoli entrambi a seconda di quello che si vuole      realizzare.

         I filamenti in ABS (acrilo butadiene stirene) si usano per creare oggetti rigidi e leggeri, come i mattoncini Lego, nel settore dell’automotive per      cruscotti e in vari accessori, per tubi idraulici, strumenti musicali come il flauto dolce e il clarinetto. L’ABS è derivato dal petrolio. E’ solubile in      acetone (si può così levigare con una spazzola, e con poche gocce saldarne pezzi diversi).

         Qualità: leggerezza, robustezza, durabilità, resistenza a temperature abbastanza elevate (fino ai 100 gradi circa), facilità di utilizzo e di riciclo,      buona flessibilità.

         Difetti: cattivo odore e fumi tossici, necessità di un piatto riscaldato, tendenza a deformarsi.


  • ASA   :  
    •    Strutturalmente molto simile all’ABS, il filamento in ASA (acrilonitrile stirene acrilato) resiste però ai raggi UV e all’acqua: così, invecchiando, non    assume quel tipico colore giallastro (per questo viene usato per oggetti che stanno sempre all’esterno).

  • POLICARBONATO :
    •    

           Il filamento di policarbonato ha un’alta resistenza al calore. Viene spesso utilizzato come isolante elettrico, in applicazioni mediche e in alcune      parti meccaniche di telefoni cellulari. Si deforma molto facilmente, perciò è sempre necessario un piano riscaldato. E’ uno dei materiali più duri e      resistenti. Fonde sopra i 260-270 gradi.

           Qualità: può essere utilizzato per realizzare parti molto resistenti e rigide, con buone prestazioni meccaniche anche a caldo, può essere                        traslucido.

                 Difetti: servono alte temperature di stampa, è sensibile all’umidità ed è relativamente costoso.


    • MATERIALI COMPOSITI  :
   
           I materiali compositi per stampa 3D sono tutti quei prodotti formati dall’unione di due o più materiali di natura diversa, di cui almeno uno costituito        da fibre. L’unione di diversi materiali permette di migliorare le performance termiche e meccaniche e la rigidità. Uno dei compositi più utilizzati è la        poliammide con fibra di vetro, che necessità però una percentuale di fibra pari almeno al 50%. Un altro composito, che garantisce alte performance        con percentuali inferiori, è il filamento in nylon carbonio, basato su fibre di carbonio.

       

       Qualità: si utilizza per parti molto tenaci, con una ottima finitura opaca, ha buone prestazioni anche a caldo ed è facile da stampare.

       Difetti: è estremamente sensibile all’umidità, le fibre al suo interno lo rendono abrasivo.


  TPU e TPUE  :

      

      Gli elastomeri termoplastici sono polimeri che coniugano le caratteristiche delle gomme con la processabilità dei polimeri termoplastici. Si trovano       spesso in commercio con le sigle TPE e TPU in base alla loro natura chimica.
      Sono materiali facilmente colorati e hanno un'ottima durabilità nel tempo grazie alle loro proprietà elastiche.
      Le applicazioni vanno dagli oggetti di uso quotidiano, guarnizioni e piccoli contenitori, a particolari tecnici per il settore biomedicale.

      Qualità: elevata elasticità e morbidezza, presente in svariate colorazioni, garantisce una lunga durata nel tempo.

      Difetti: può presentare alcune complessità in stampa e necessita di una stampa relativamente lenta.